Formazione: investire in formazione 4.0 grazie al credito d’imposta

Formazione

La Legge Finanziaria ha esteso per tutto il 2021 e 2022 il credito di imposta sulla formazione 4.0.

Si tratta di un credito rivolto ad aziende che intendono investire sulla formazione tecnologica dei propri dipendenti in previsione dei cambiamenti del sistema produttivo che si avranno in futuro.

I beneficiari del bando sono le imprese presenti nel territorio italiano, di qualunque forma giuridica (ditte individuali, società) e indipendentemente dal settore economico di appartenenza.

Non possono beneficiare dell’agevolazione i professionisti o, più precisamente, i soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo.

Per ottenere l’agevolazione inoltre i beneficiari dovranno essere in possesso dei 2 seguenti requisiti:

  • regolarità delle norme relative alla sicurezza sul lavoro;
  • regolarità dei versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori.

Come agevolazione è previsto un credito d’imposta calcolato sul costo aziendale del personale dipendente impegnato nelle attività di formazione.

L’entità del sostegno ed i massimali sono i seguenti:

  • 50% delle spese sostenute per le piccole imprese con un massimo di 300.000 euro annui;
  • 40% delle spese sostenute per le medie imprese con un massimo di 250.000 euro annui;
  • 30% delle spese sostenute per le grandi imprese con un massimo di 250.000 euro annui;
  • 60% delle spese sostenute nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati

L’agevolazione riguarda costi sostenuti nel corso del 2021 e 2022.

Le attività formative dovranno riguardare ambiti ben definiti: nello specifico la vendita e il marketing, le tecnologie di produzione, l’informatica e le tecnologie digitali.

Non sono ammissibili le attività di formazione ordinaria o periodica che l’impresa organizza per conformarsi alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, di protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

Sono ammissibili quelle connesse alla digitalizzazione dei processi aziendali, all’analisi dei dati e alla robotica con limiti massimi di spesa annuale rispettivamente di 300.000 euro per le piccole imprese e di 250.000 euro invece per le medie o grandi imprese.

I termini per la presentazione delle domande sono stati prorogati fino a fine 2022, a patto che le spese di investimento siano sostenute entro giugno 2022 e con un versamento del 20% entro il 2021.


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