Test per valutazione gamut – gamma cromatica e risoluzione di una stampante.
Volete maggiori informazioni sul gamut della stampante?
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Obiettivi
Hdemo Network ha sviluppato una procedura operativa tramite la creazione di un apposito documento test per valutare il gamut – gamma cromatica e la risoluzione effettive di una stampante; la procedura si adatta pure a sistemi di stampa digitale più complessi, oltre che a sistemi di stampa “tradizionali” CMYK quali offset, rotocalco, flexo, serigrafia, etc…
Il metodo permette inoltre di valutare stampanti e sistemi di stampa avanzati nella loro fase di progettazione e di test.
Il test si compone di cinque moduli, dei quali daremo descrizione più sotto.
Tutti e cinque devono essere valutati visivamente in luce controllata D50, mentre il primo e il secondo richiedono misurazioni spettrofotometriche.
Modulo 1 per valutazione gamut – gamma cromatica.
Si compone dei seguenti elementi:
A
Immagine di riferimento per valutare visivamente equilibrio dei grigi e resa cromatica dei colori caldi e freddi.
B
Test di riproduzione delle zone neutre.
In questo test, nella prima fila orizzontale, sono riprodotti, mediante la sovrapposizione cromatica dei quattro pigmenti di stampa cyan, magenta, giallo e nero, i passaggi neutri di una scala dei grigi dal bianco al nero. Le percentuali CMYK sono definite dallo standard scelto come riferimento (ad esempio Fogra 39 L).
Nella seconda fila orizzontale più in basso sono presenti gli stessi passaggi senza il nero (situazione che non si presenta nella pratica), che permettono di definire eventuali criticità nelle densità di stampa e conseguente bilanciamento dei colori cyan, magenta e giallo.
C
Test di riproduzione dei passaggi tonali mediante sfumature.
In questo test sono riprodotti, mediante quattro sfumature dei colori di stampa principali cyan, magenta, giallo e nero, i passaggi tonali dalle zone chiare alle zone scure. Permette di verificare l’assenza del banding (striature derivate da passaggi tonali non graduali) che, se presente, evidenzierebbe problemi di linearizzazione della stampante (curve del rip ctp o server di stampa non idonee).
D
Target creato mediante software di profilatura colore.
Permette di eseguire letture spettrofotometriche e ricavare dati quali il gamut cromatico della stampante e relativo profilo colore ICC.
E
Scala di controllo Ugra/Fogra Media Wedge.
Test colorimetrico usato per controllare le differenze colorimetriche tra la stampante in uso e il sistema di riferimento in termini di ΔE (delta E) con report di verifica.
F
Scala percentuali CMYK.
In questo test dove sono presenti i quattro colori principali, ossia cyan, magenta, giallo e nero, si verifica la riproduzione del colore nelle zone chiare (riquadri 1-30), zone intermedie (riquadri 40-60) e zone scure (riquadri 70-100).
G
Test crocini di registro e tacche di riproduzione colore.
I crocini di registro permettono di valutare il registro non solo con la classica sovrapposizione dei pieni al 100% C+M+Y+K, ma anche considerando i colori a due a due (K+C K+M K+Y C+M C+Y M+Y) al fine di facilitare l’individuazione del colore fuori registro.
Le tacche di riproduzione colore permettono di valutare le densità e soprattutto i valori spettrofotometrici dei primari di stampa C – M – Y – K e sovrapposizioni secondarie C+M, C+Y, M+Y e C+M+Y.
Il modulo 1, tramite misurazione spettrofotometrica, permette di ottenere:
Valori di ΔE (Delta E) dei primari e secondari per eventualmente correggere le densità dei pieni rispetto allo standard scelto come riferimento (ad esempio Fogra 39 L).
Valori di dot gain CMYK (aumento del punto CMYK) per eventualmente correggere la linearizzazione del sistema di stampa rispetto allo standard scelto come riferimento (ad esempio Fogra 39 L).
Gamut ossia la gamma cromatica della stampante confrontandola con il gamut di riferimento (ad esempio Fogra 39 L).
Modulo 2 per valutazione uniformità.
Il test presenta un fondo grigio CMY con percentuali definite dallo standard scelto come riferimento (ad esempio Fogra 39 L).
Permette di valutare visivamente e spettrofotometricamente l’equilibrio di inchiostrazione e stampa dei colori CMY sull’intera area di stampa e quindi di valutare eventuali differenze cromatiche sull’intera superficie, non sempre facilmente individuabili nella situazione di stampa di un soggetto normale.
Modulo 3 per valutazione definizione.
Il test di definizione è composto da filetti di spessore diverso che permettono di definire la risoluzione reale della stampante tramite valutazione visiva.
Il modulo del test è ripetuto e ruotato in tutta l’area di stampa.
Modulo 4 per valutazione definizione font.
Ogni singolo modulo dei sei test presenti nella parte superiore presenta una variazione di stile di un carattere lineare, nell’esempio riportato l’Helvetica nelle varianti Helvetica Ultra Light, Helvetica Light, Helvetica Regular, etc…
All’interno di ogni singola variazione di stile della font Helvetica abbiamo una sequenza di corpi del carattere (altezza) partendo dal corpo 4 pt sino ad arrivare al corpo 10 pt.
Ogni singolo modulo dei sei test presenti nella parte inferiore presenta una variazione di stile di un carattere graziato, nell’esempio riportato il Caslon Pro nelle varianti Caslon Regular, Caslon Pro Italic, etc…
All’interno di ogni singola variazione di stile della font Caslon Pro abbiamo una sequenza di corpi del carattere (altezza) partendo dal corpo 4 pt sino ad arrivare al corpo 10 pt.
Il test permette una valutazione visiva sull’effettiva leggibilità dei testi che viene garantita solo dalla buona risoluzione del sistema di stampa.
Modulo 5 per valutazione definizione sfumature.
In questo test sono riprodotti, attraverso le sette sfumature lineari dei colori di stampa primari (C-M-Y-K) e secondari (C+M, C+Y, M+Y), i passaggi tonali dalle zone chiare alle zone scure. Sono state inserite verticalmente, orizzontalmente e inclinate a 45 gradi.
Le sette sfumature sono state pure inserite in versione radiale.
Permette di verificare visivamente l’omogeneità della stampa nelle varie zone tonali dei colori di stampa primari e secondari.
Permette di verificare l’assenza del banding (striature derivate da passaggi tonali non graduali) che, se presente, evidenzierebbe problemi di linearizzazione della stampante (curve del rip ctp o server di stampa non idonee).
Conclusioni e vantaggi.
La procedura operativa permette di valutare la gamma cromatica e la risoluzione effettive di una stampante; la procedura si adatta pure a sistemi di stampa digitale più complessi, oltre che a sistemi di stampa “tradizionali” CMYK quali offset, rotocalco, flexo, serigrafia, etc…
Permette inoltre di valutare stampanti e sistemi di stampa avanzati nella loro fase di progettazione e di test, permettendo di mettere a confronto le migliori tecnologie per raggiungere la qualità desiderata nella costruzione della stampante stessa.
Permette inoltre di capire se un sistema di stampa è nei parametri dallo standard scelto come riferimento (ad esempio Fogra 39 L) al fine di non avere problemi di riproducibilità in stampa nel confronto con una eventuale prova colore fornita dal cliente.
È un sistema che permette di capire dove migliorare se si è lontani dallo standard, ed è utile come “metodo di prima valutazione e preparazione” anche a a chi deve ottenere una certificazione ufficiale con l’ente dello standard desiderato.