Le truffe da fotomontaggio sono un problema in costante crescita, alcuni accorgimenti per risolverle e contenerle.
Sono in continuo aumento, le contraffazioni fotografiche che colpiscono sia le aziende che i privati. Iniziamo quindi a capire come si muovono molti “Manipolatori di immagini”.
La contraffazione fotografica contro aziende e privati, come si realizza?
In sintesi alcuni passaggi chiave
- L’utilizzo dilagante di smartphone e videocamere sempre più miniaturizzate ha portato a fotografare tutto e tutti con pochi e semplici gesti. Queste nuove tecnologie digitali hanno generalmente una notevole qualità fotografica e risoluzione, anche in situazioni di scarsa luminosità.
- L’utilizzo del drone. Questo veicolo radiocomandato, per uso amatoriale o professionale, ha reso di facilità estrema il reperimento di immagini in luoghi e situazioni considerati inaccessibili ed impensabili sino a pochi anni fa.
- Uso del web come fonte per le immagini. La rete è fonte di immagini sia di aziende che di persone in modalità totalmente gratuita. Basti pensare alla quantità di immagini presenti nei siti web aziendali e personali, agli allegati inseriti nei portali web e disponibili per il download (cataloghi aziendali, portfolio, esempi), ai social network quali Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter, Pinterest o Flickr. Nel web, si possono trovare immagini di ogni tipologia, quali sfondi, persone o attrezzature, da aggiungere alle immagini da contraffare in modo da ricreare un ambiente o una situazione che appaia verosimile.
- Utilizzo di software di ritocco fotografico. Qualsiasi persona può reperire facilmente un software o una app di ritocco fotografico: Adobe Photoshop, usato in ambito professionale, Gimp, Paint o altro. L’utilizzo di questi applicativi permette di fondere, togliere e unire qualsiasi elemento fotografico con risultati di sicuro impatto emozionale. Possiamo contraffare immagini inerenti ad un prodotto industriale o di design, oppure creare situazioni “particolari” inserendo persone in contesti mai frequentati.
- Diffusione del fotomontaggio sul web per vendere prodotti fraudolenti o creare “imbarazzo” alla persona coinvolta.
Truffa di prodotti industriali
Se il raggiro è rivolto alle aziende, il truffatore inizia a pubblicare su siti web, social network o portali di vendite online, prodotti non realizzati da lui, ma spacciati come propri. Il suo fine è far conoscere i propri “prodotti” per cercare di venderli rapidamente nel mercato.
In caso di contraffazioni di prodotti costosi, quali oggetti di design, arredamento, illuminazione, elettronica o gioielli, spesso il truffatore realizza degli stampati per confondere maggiormente il destinatario finale e utili per pubblicizzare un prodotto in maniera diretta. Difficilmente la persona o azienda truffata, quando vedrà un catalogo ben stampato e confezionato, penserà ad un raggiro fotografico a fini di lucro.
Il catalogo di immagini elaborate e proposto in mercati esteri è un classico della truffa fotografica aziendale.
Truffa di immagini personali
Se la truffa è rivolta a persone, la comunicazione avviene spesso in maniera diretta. Il tentativo di truffa avviene mediante l’invio della fotografia compromettente via e-mail o qualsiasi altro programma di chat. In alcuni casi, vengono effettuate delle stampe (anche di bassa qualità) e fatte recapitare al malcapitato di turno.
Naturalmente viene richiesta una somma di denaro o altre forme di compenso per evitare la diffusione delle immagini.
Cosa fare
A truffa avvenuta conviene:
- chiedere il supporto di un legale e nel frattempo cercare di acquisire il materiale diffuso in rete;
- contattare un esperto del settore grafico per analizzare le caratteristiche dell’immagine oggetto della truffa e capire se si tratta di un eventuale fotomontaggio o di immagini reali riprese di nascosto;
- segnalare comunque alle forze dell’ordine la tentata truffa anche se eseguita in maniera grossolana.
Come evitare
Per le aziende:
- evitare all’interno dello spazio aziendale riprese di prodotti, luoghi, attrezzature e persone se non espressamente autorizzate;
- valutare attentamente l’inserimento di materiale fotografico nel web e nei social;
- proteggere con password di protezione i pdf (cataloghi, portfolio) disponibili nell’area download; valutare se crearli con foto a bassa definizione o se inserire delle filigrane (diciture di marcatura copyright sopra l’immagine);
- inserire immagini con la giusta qualità per il web in termini di qualità e compressione; non inserire quindi immagini ad alta risoluzione che risultano ottimali per scopi illeciti.
Per le persone:
- evitare di farsi riprendere se non lo volete;
- attenzione alle riprese effettuate nei luoghi di lavoro tra colleghi;
- condividere con moderazione le immagini personali nei social o in siti web sconosciuti.