Il metamerismo nella visione del colore

La visualizzazione corretta del colore è un problema presente in molteplici lavorazioni. Per migliorare e risolvere il problema sono stati sviluppati hardware e software specifici. Nel settore grafico sono stati tra l’altro introdotti monitor ad ampia gamma cromatica (wide gamut), colorimetri, spettrofotometri, visori a luce controllata, software CMS (color management system), macchine da stampa con strumentazione incorporata di controllo colore.

Negli anni, inoltre, sono nate una serie di norme ISO che dettano, tra le altre cose:

  • tolleranza specifiche dell’inchiostro di stampa;
  • tolleranza specifiche della carta;
  • parametri nelle varie metodologie di stampa, quali offset e rotocalco ed in estensione ad altri sistemi, relativi ad aspetti tecnici quali: aumento del punto, densità e valori spettrofotometrici dei pieni dei colori primari e secondari, ecc..;
  • norme sulle prove colore

Tutto questo, se gestito correttamente, è di fondamentale importanza nell’uso e controllo del colore. Tuttavia, nonostante tutte le conoscenze ed attrezzature, sovente si commette l’errore fondamentale di presentare un prodotto sotto una fonte di illuminazione non controllata, dando all’osservatore finale (cliente) una percezione visiva errata del colore, dovuta al fenomeno del metamerismo.

Per metamerismo si intende il fenomeno per cui due colori, visivamente simili, se osservati in una condizione di luce differente, appaiono nettamente diversi tra loro. Vedi l’immagine metamerismo-1

Hdemo - metamerismo 1

Esiste poi un’altra tipologia di metamerismo: il metamerismo geometrico. Il metamerismo geometrico si manifesta quando due colori affiancati uguali, appaiono visivamente diversi modificando l’angolo di osservazione o di illuminazione. Il metamerismo geometrico è un fenomeno fisico che nel settore del tessile diventa un aspetto positivo, in quanto studiando opportune trame di tessitura, si possono ottenere riflessi che danno la sensazione di un tessuto prezioso. Per contro però, un tessuto con notevole metamerismo geometrico, può dare molti problemi in riproduzione fotografica, soprattutto con le reflex digitali.

Soluzioni al metamerismo

Per risolvere il problema del metamerismo di cui si è parlato all’inizio, diventa importante conoscere la temperatura colore delle sorgenti luminose usate negli ambienti di produzione. Le luci od illuminanti, vengono classificate in base alla loro temperatura colore. La temperatura colore viene espressa in gradi Kelvin. Zero gradi Kelvin viene indicato come lo “zero assoluto” pari -273,15 °C gradi centigradi. Temperatura colore è anche un termine usato in illuminotecnica per definire la tonalità della luce. Vedi immagine gradi-Kelvin.

Hdemo - gradi kelvin
gradi-kelvin

Riassumendo e semplificando, le luci si suddividono in tre principali gruppi, vedi la figura luci-con-gradi-Kelvin.

Luci con gradi Kelvin
luci-con-gradi-Kelvin

Il controllo dei parametri tecnici dei processi e delle sorgenti luminose usate negli ambienti di produzione è quindi di primaria importanza in tutti i procedimenti industriali e in tutte le applicazioni ove sia necessario controllare il colore, come ad esempio nel settore dell’auto, della vernice, della ceramica, della cosmetica, dell’alimentare, dell’imballaggio, della grafica o del tessile. Pur avendo ogni settore le proprie normative di controllo, la conoscenza del problema è sempre di aiuto nella ricerca della soluzione ideale.

Immagini e testi sono tratti dal libro “Il colore nella stampa. Principi di colorimetria e tavole cromatiche” di Claudio Breda e Andrea Roversi.

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Il colore nella stampa


Informazioni su Andrea Roversi 31 articoli
È uno dei soci fondatori di Hdemo Network, società di consulenza tecnica e strategica nata a Treviso nel 1995. Negli anni ha erogato molte migliaia di ore di formazione sui più noti applicativi software per l’industria grafica e collabora con i principali enti e scuole a indirizzo grafico del Nord-Est.