Fasi operative relative alla stampa offset e digitale
La coerenza cromatica tra originale e stampa, la qualità di stampa, l’uso di materiali diversi, sono tutte cose note e date per scontate dal cliente finale ma in molti casi non valorizzate da parte dell’azienda di stampa.
Per poter ottenere tutti queste caratteristiche, sopra citate in maniera omogenea e ripetibile, bisogna creare un workflow ottimizzato, diffuso in molte aziende di successo.
Test di stampa e verifica
Il test di stampa creato su misura per ogni azienda, deve essere stampato in condizioni standard di macchina. L’analisi del risultato di stampa indica la qualità ed eventualmente le anomalie dello stampato.
La qualità è riferita agli standard internazionali. Esempio: standard offset fogra 39.
- Le anomalie vengo classificate in base alla loro gravità.
- In caso di parametri fuori standard è fondamentale sottoporre la macchina da stampa offset o digitale ad un controllo per risolvere le cause fonte di anomalie.
- Ripristinata la macchina ristampare il test e verificare.
Creazione profili Icc
Quando si approva il foglio test si creano i profili icc specifici per l’abbinamento macchina da stampa supporto. Esempio: macchina da stampa Roland 4 colori – carta patinata.
I profili ICC creati vengono usati nelle preferenze colore, visualizzazione a video e nella prova colore. La corretta esecuzione delle fasi 1 e 2 porta l’azienda ad avere coerenza colore tra monitor, prova colore e stampato in riferimento a standard internazionali. Esempio: standard offset fogra 39.
L’uso del repurposing
A questo punto il nostro workflow comincia a funzionare. Capita spesso che ci venga richiesto un adattamento cromatico del lavoro a metodologie di stampa diverse e/o con supporti diversi. Ad esempio, la ristampa di un prodotto realizzato in stampa offset su patinata lucida da ristampare su carta usomano. Oppure da ristampare sempre con carta usomano ma in digitale.
A questo punto bisogna usare un software specifico di repurposing che converte automaticamente il file (vettori e immagini) adattandoli a spazi cromatici diversi. Il risultato è sorprendente! L’uso corretto del repurposing porta inoltre ad un risparmio di inchiostro sia in digitale che in offset, riducendo costi e tempistiche di asciugature (ove richieste).
La corretta esecuzione della fase 3 porta l’azienda ad avere coerenza colore tra lavorazioni effettuate con tipologie di stampa e supporti diversi.
Conclusioni
I tre punti essenziali sopra riportati sono indice di una nota fattibilità tecnica. Le tecnologie sono oramai mature e collaudate. Le spese iniziali vengono ampiamente assorbite in poco tempo permettendo di offrire qualità, coerenza colore e flessibilità di prodotto. La tecnologia aiuta a risparmiare in maniera semplice e concreta. Nella crisi del settore grafico, flessibilità, velocità, costi e qualità sono argomenti interessanti da proporre e vendere.